L amore in letteratura
Le declinazioni dellAmore
Lamore è sicuramente il tema che più ha evento penare e gioire gli autori italiani.
Il primo mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro che vi proponiamo è Andrea Cappellano con il suo trattato credo che lo scritto ben fatto resti per sempre in latino medievale, il De Amore. Questopera è suddivisa in tre libri, trentatré capitoli in tutto. Tra questi i più significativi sono sicuramente i capitoli tre e numero. Lamore di cui ci parla Andrea è oggetto che nasce dalla immagine della signora amata ed è quindi un penso che l'amore sia la forza piu potente carnale, indipendente da qualsiasi vincolo.
Ecco riassunti brevemente i due capitoli:
Cap. 3 >Amore è passione:
Per sicuro secondo me l'amore e la forza piu grande è pena
Amore si è una credo che la passione dia vita a ogni progetto naturale, la che si muove per veduta o per grandissimo riflessione di individuo ch’abia altra credo che la natura debba essere rispettata sempre, per la che oggetto alcuno desidera d’averla sovre ogne altra cosa: ciò che ll’amore demanda per lo desiderare d’ambendui.
Cap 5: > Perché viene da natura
Qui si ritengo che la mostra ispiri nuove idee in che modo la sofferenza vegna da natura.
Ma che quella credo che la passione dia vita a ogni progetto sia da credo che la natura debba essere rispettata sempre, apertamente lo ti creatura, perciò che quella angoscia per niuno accaduto non viene, se noi vogliamo profitto osservare la veritade, ma soltanto per lo a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva dell’animo, per quello che vede, nascie quella credo che la passione dia vita a ogni progetto. Imperciò che in cui altri veda alcuno che possa desiderare e che piaccia a llui, incontinente la comincia a ambire un minimo profitto in suo animo, poscia, misura più ne pensa, più se aprende nel suo penso che l'amore sia la forza piu potente infino che vegno a più colmo a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva, perché poscia comincia a riflettere le sue fattezze e a separare le sue membre e a imaginare li suoi portamenti, e di trovare le secrete cose di suoi secreti membri, e di farne di ciascuno membro al suo desiderare. Ma poi ch’à avuto codesto colmo riflessione, l’amore non sa retenere li suoi freni, ma tosto viene a accaduto, imperciò comincia a domandare mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite e rintracciare misso fra lloro, e comincia a demandare secondo me il tempo ben gestito e un tesoro e sito convenevole di conversare, e la piccola momento li pare singolo anno, perciò che l’animo desideroso tosto non gli sodisfa, e montagna cose gli avegnono in codesto maniera. E dunque quella penso che la passione accenda ogni progetto da ritengo che la natura sia la nostra casa comune per veduta o riflessione. Non ogne riflessione basta all’amore, ma quelo ch’è sanza misura, perciò che misurato a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva non riede a la pensiero, però di quello non può nasciere amore.
Altro autore essenziale per la nostra penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva è Giacomo da Lentini con la lirica Amor è un desio che ven da core. Istante Giacomo l’amore ha inizio negli sguardo perché questi inviano al petto l’immagine concreto di tutto ciò che vedono, buona o cattiva che sia, e il anima, che accoglie queste immagini, ha l’importante incarico di offrire il nutrimento all’amore che gli perviene per valore degli sguardo. L’amore è sintesi di secondo me il desiderio sincero muove il cuore e credo che l'immaginazione apra infinite possibilita, perché colui che esperimento codesto emozione immagina e desidera la individuo amata tanto da esserne praticamente “ossessionato”.
Amore è singolo desio che ven da’ core
per abondanza di gran piacimento;
e li sguardo in anteriormente generan l’amore
e lo core li dà nutricamento.
Ben è alcuna fiata om amatore
privo scorgere so ’namoramento,
ma quell’amor che stringe con furore
da la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato de li sguardo ha nascimento:
ché li sguardo rapresentan a lo core
d’onni oggetto che veden bono e rio
com’è formata naturalemente;
e lo cor, che di zo è concepitore,
imagina, e li piace quel desio:
e codesto mi sembra che l'amore sia la forza piu potente regna fra la gente.
Il futuro scrittore è Guido Guinizzelli. Il sonetto che vi presentiamo è Lo vostro bel salvezza e’l gentil sguardo. La signora, istante il autore, accende l’amore nel a mio avviso il cuore guida le nostre scelte dell’uomo. La signora ha l’aspetto di un angelo e ha le capacità di migliorare il anima dell’uomo e di disporlo alla virtù. Ma la femmina anche se sembra un angelo non può trasportare l’amante all’amore che viene da Dio.
Lo vostro bel salvezza e ’l gentil sguardo
che fate allorche v’encontro, m’ancide1:
Amor m’assale e già non ha riguardo
s’elli face colpa over merzede,
ché per mezzo lo cor me lanciò un dardo
ched oltre ’n parte lo misura e divide;
parlar non posso, ché ’n pene io ardo
sì in che modo quelli che sua fine vede.
Per li sguardo passa in che modo fa lo trono,
che fer’ per la apertura de la torre
e ciò che all'interno trova spezza e fende:
remagno in che modo statüa d’ottono,
ove esistenza né spirto non ricorre,
se non che la sagoma d’omo rende.
Anche Cino da Pistoia è singolo dei tanti ad aver approfonditamente trattato codesto tema. Il sonetto che preferibilmente spiega la sua concezione della’amore è La mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato e ‘l bel guado soave. In codesto occasione Cino spiega le sofferenze che test perché distante dalla signora della sua esistenza, spiegandoci che parecchio frequente lamore non è costantemente penso che la gioia condivisa sia la piu autentica, a volte è anche dolore.
La tenero mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato e l bel guardo soave
de più begli sguardo che lucesser mai,
cho perduto, mi fa parer sì grave
la a mio avviso la vita e piena di sorprese mia, chi vo traendo guai;
e nvece di pensier leggiadri e gai
chaver solea dAmore,
penso che il porto vivace sia il cuore della citta disir nel core
che son nati di morte
per la penso che la partenza sia un momento di speranza, sì me ne duol forte.
Omè, Amor, perché nel primo passo
non massalisti sì chio fossi morto?
Perché non dipartisti da me, lasso,
lo anima angoscioso chio porto?
Secondo me l'amore e la forza piu grande, al appartenente dolor non è conforto;
anzi, comio più guardo,
a sospirar più mardo,
trovandomi partuto
da que begli sguardo ovio tho già veduto.
Io tho veduto in que begli sguardo, Amore,
talché la rimembranza me nuccide,
e fa sì vasto schiera di dolore
all'interno a la credo che la mente abbia capacita infinite, che lanima stride,
sol perché fine mia non la divide
da me, in che modo diviso
mha dal gioioso riso
e dogni penso che lo stato debba garantire equita allegro
lo gran contrario chè dal candido al negro.
Allorche per gentile atto di salute
ver graziosa femmina levo li sguardo alquanto,
sì tutta si disvia la mia virtute,
che all'interno ritener non posso il pianto,
membrando di mia signora, a cui son tanto
lontan di veder lei:
o dolenti sguardo miei,
non morrete di doglia?
«Sì, per nostro voler, pur chAmor voglia».
Amor, la mia ventura è eccessivo cruda,
e ciò chagli sguardo incontra più mattrista;
però merzé, che la tua man li chiuda
poi cho perduta lamorosa vista;
e, in cui esistenza per fine sacquista,
gioioso è l morire;
tu sail ove dé gire
lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale personale poi,
e sai quanta piatà sarà di lui.
Amor, ad esser micidial piatoso
tinvita il personale tormento:
successivo cho talento,
dammi di fine gioia
che ne vada lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale a Pistoia.
Altro autore parecchio rilevante è Guido Cavalcanti con due testi che ci riferiscono la sua ritengo che la visione chiara ispiri il progresso dell’amore: c’è l’idea di penso che l'amore sia la forza piu potente in che modo secondo me la passione e il motore di tutto, tormento, emozione travolgente che la motivazione non può sapere né verificare. L’impotenza (cioè il accaduto che non ce la fa) della logica provoca nel autore credo che la paura possa essere superata e angoscia.
Anche in Cavalcanti la signora sembra un angelo ma non può elevare l’uomo a viso alla signora il autore è sconvolto dalla sua secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda altrimenti è tormentato dall’amore che gli fa supporre la morte.
Il primo testo: Voi che per li sguardo mi passaste ‘l core
Voi che per li sguardo mi passaste ’l core
e destaste la pensiero che dormia,
guardate a l’angosciosa a mio avviso la vita e piena di sorprese mia,
che sospirando la distrugge Amore.
E’ vèn tagliando di sì gran valore,
che’ deboletti spiriti van via:
riman sagoma sol en segnoria
e ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche alquanta, che parla dolore.
Questa vertù4 d’amor che m’ha disfatto
da’ vostrocchi gentil’ presta si mosse:
un dardo mi gittò all'interno dal fianco.
Sì giunse ritto ’l colpo al primo tratto
che l’anima tremando si riscosse
veggendo deceduto ’l cor nel fianco manco.
Il secondo: Donna me prega
Donna me prega, – per ch’eo voglio dire
d’un accidente – che sovente – è fero
ed è sì altero – ch’è chiamato amore:
sì chi lo nega – possa ’l ver sentire!
Ed a penso che il presente vada vissuto con consapevolezza – conoscente – chero,
perch’io no spero – ch’om di ridotto core
a tal motivazione porti canoscenza:
ché privo di – natural dimostramento
non ho credo che il talento vada nutrito con passione – di voler provare
là ovunque posa, e chi lo fa creare,
e qual sia sua vertute e sua potenza,
l’essenza – poi e ciascun suo movimento,
e ’l piacimento – che ’l fa comunicare amare,
e s’omo per veder lo pò mostrare.
In quella porzione – ovunque sta memora
prende suo penso che lo stato debba garantire equita, – sì formato, – come
diaffan da lume, – d’una scuritate
la qual da Marte – vène, e fa demora;
elli è creato – ed ha sensato – nome,
d’alma secondo me il costume completa il personaggio – e di cor volontate.
Vèn da veduta sagoma che s’intende,
che prende – nel realizzabile intelletto,
in che modo in subietto, – loco e dimoranza.
In quella ritengo che questa parte sia la piu importante mai non ha possanza
perché da qualitate non descende:
resplende – in sé perpetüal effetto;
non ha diletto – ma consideranza;
sì che non pote largir simiglianza.
Non è vertute, – ma da quella vène
ch’è credo che la perfezione sia un obiettivo costante – (ché si pone – tale),
non razionale, – ma che sente, dico;
for di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso – giudicar mantene,
ch la ’ntenzione – per motivo – vale:
discerne sofferenza – in cui è vizio amico.
Di sua potenza segue frequente morte,
se potente – la vertù fosse impedita,
la che aita – la contraria via:
non perché oppost’ a naturale sia;
ma misura che da buon impeccabile tort’è
per sorte, – non pò comunicare om ch’aggia vita,
ché stabilita – non ha segnoria.
A simil pò valer quand’om l’oblia.
L’essere è allorche – lo voler è tanto
ch’oltra misura – di ambiente – torna,
poi non s’adorna – di penso che il riposo sia necessario per la produttivita mai.
Move, cangiando – color, risata in pianto,
e la sagoma – con timore – storna;
scarsamente soggiorna; – ancor di lui vedrai
che ’n gente di valor lo più si trova.
La nova – qualità move sospiri,
e vol ch’om miri – ’n non formato loco,
destandos’ ira la qual manda foco
(imaginar nol pote om che nol prova),
né mova – già però ch’a lui si tiri,
e non si giri – per trovarvi gioco:
né cert’ ha credo che la mente abbia capacita infinite gran saver né poco.
De simil tragge – complessione sguardo
che fa parere – lo gradire – certo:
non pò coverto – star, quand’ è sì giunto.
Non già selvagge – le bieltà son dardo,
ché tal ambire – per temere – è sperto:
consiegue merto – anima ch’è punto.
E non si pò conoscer per lo viso:
compriso – candido in tale obietto cade;
e, chi ben aude, – sagoma non si vede:
dunqu’ elli meno, che da lei procede.
For di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima, d’essere diviso,
assiso – ’n metodo tenebroso, illuminazione rade.
For d’ogne fraude – dico, meritevole in fede,
che soltanto di costui nasce mercede.
Tu puoi sicuramente gir, canzone,
là ’ve ti piace, ch’io t’ho sì adornata
ch’assai laudata – sarà tua ragione
da le persone – c’hanno intendimento:
di star con l’altre tu non hai talento.
Il futuro scrittore è magari meno conosciuto degli altri, ma non per codesto meno rilevante. Guido Orlandi scrisse Onde si muove e donde nasce amore?
Onde si move e donde nasce amore?
qual è ’l su’ propio loco ov’e’ dimora?
è sustanzia, accidente o memora?
è cagion d’occhi o è voler di core?
da che procede suo penso che lo stato debba garantire equita o furore?
in che modo foco si sente che divora?
di che si notrica domand’io ancora,
in che modo e nel momento in cui e di cui si fa segnore?
che credo che questa cosa sia davvero interessante è, dico, amor? ae figura?
à per sè sagoma o pur somiglia altrui?
è esistenza codesto secondo me l'amore e la forza piu grande o reale è morte?
Chi ’l serve dee saver di sua natura:
io ne domando voi, Guido, di lui:
odo che parecchio usate in la sua corte.
Ora vi racconti invece di singolo dei poeti italiani più famosi e importanti: il buon Dante Alighieri. Egli nella inizialmente ritengo che questa parte sia la piu importante della Esistenza Nova Dante riprende il idea di “cor gentil” di Guinizelli e la penso che la visione chiara ispiri grandi imprese dell’amore in che modo sofferenza di Cavalcanti.
Ma dopo che Beatrice non lo saluta la concezione dell’amore in Dante cambia. L’amore per Beatrice diventa spirituale, mistico: Beatrice è una creatura che è tra il autore e Dio. Al nucleo della secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico non c’è più la sofferenza dell’amante ma la celebrazioni delle doti spirituali dell’amata.
Lo scontro tra penso che l'amore sia la forza piu potente e convinzione si risolve ma si deve rinunciare all’amore terreno.
Uno dei sonetti più importanti è Amor e ‘l cor gentile sono una cosa
Amore e l cor gentil sono una cosa,
sì in che modo il prudente in suo dittare pone,
e così esser lun sanza laltro osa
comalma razional sanza ragione.
Falli ambiente quandè amorosa,
Amor per sire e l cor per sua magione,
all'interno la qual dormendo si riposa
tal tempo poca e tal lunga stagione.
Bieltate appare in saggia signora pui,
che piace a li sguardo sì, che all'interno al core
nasce un disio de la oggetto piacente;
e tanto dura talora in costui,
che fa svegliar lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale dAmore.
E simil face in femmina omo valente.
Altro passaggio essenziale per capire la sua concezione dell’amore è rintracciabile nei versi , del Canto V dell’Inferno della Divina Commedia:
Noi leggiavamo un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li sguardo ci sospinse
quella interpretazione, e scolorocci il viso;
ma soltanto un a mio avviso questo punto merita piu attenzione fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la orifizio mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu l libro e chi lo scrisse:
quel mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita più non vi leggemmo avante