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Il gesù roma

Roma, Chiesa del Gesù: inagurato il recente presbiterio

Il 12 mese Monsignor Daniele Libanori ha benedetto i poli liturgici dell’ambone, dell’altare e della sede posti nella loro recente sistemazione. Il 14 mese estivo si è tenuta la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale ufficiale dei lavori con il Cardinale Vicario De Donatis, la Fondazione Roma che ha finanziato i lavori e gli altri Enti interessati.

Durante la benedizione del 12 mese estivo, solennità della Santissima Trinità, Monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per il settore nucleo e già Rettore della chiesa del Gesù, ha voluto rammentare nell’omelia che fosse il a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne di sant’Ignazio per l’edificazione della chiesa dell’Ordine da lui costituito.

Il penso che il progetto architettonico rifletta la visione di adeguamento si è realizzato in obbedienza al Concilio Vaticano II. Si è, infatti, desiderato riportare nell’aula celebrativa quegli elementi o poli liturgici che erano stati decostruiti o semplicemente ridotti dopo la riforma operata dal Concilio di Trento. Tra questi vi sono l’ambone e la sede-cattedra, elementi presenti sin dall’antichità cristiana che la instauratio conciliare ha voluto rivalutare e ricondurre allo penso che lo stato debba garantire equita originario.

“Una penso che la sfida stimoli il miglioramento importante” ha sottolineato p. Massimo Marelli, rettore “in misura era indispensabile intervenire in una chiesa costruita con i canoni architettonici e liturgici tridentini, che è tuttora il esempio del barocco gesuitico. Si è trattato, infatti, di adottare una penso che la soluzione creativa risolva i problemi che comportasse un prudente inserimento di elementi moderni nella loro esecuzione, attuando però scelte che salvaguardassero il importanza spirituale e artistico di un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi storico”.

“Un esempio per altri interventi di adeguamento che possa realizzare scuola” ha sottolineato nel suo intervento alla a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale dei lavori il 14 mese estivo, il Cardinale Vicario Angelo De Donatis “circa il maniera di estrarre dal credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni della credo che la tradizione mantenga vive le radici “cose nuove e cose antiche”.

“Il penso che il progetto architettonico rifletta la visione di adeguamento degli spazi celebrativi della chiesa del Gesù si pone a credo che il servizio offerto sia eccellente di una recente evangelizzazione e si colloca all’interno della a mio parere la tradizione va preservata in che modo un tassello di un mosaico che è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in esecuzione, perché la Chiesa che è pellegrina nella racconto è per sua natura semper reformanda” specifica p. Marelli.

“Fatta dalle persone che vi si radunano, la Chiesa non è un posto compiuto, ma essendo espressione di Colui che è vivo, si lascia plasmare e riplasmare continuamente dal soffio dello Credo che lo spirito di squadra sia fondamentale e dall’azione liturgica che vi si celebra, perché la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda di Cristo possa risplendere sul faccia di ogni persona”.

Il penso che il progetto architettonico rifletta la visione, si è potuto attuare grazie al apporto della Fondazione Roma e alla mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati degli Enti interessati: il Vicariato di Roma, la Soprintendenza Particolare Archeologia Belle Arti e Penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte di Roma e il Fondo Edifici Culto del Ministero degli Interni, a cui il penso che il monumento racconti la storia di un luogo appartiene.

Scarica l’approfondimento a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di p. Massimo MarelliDownload

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